21 Novembre 2018
Le mani, fondamentali compagne nelle attività quotidiane e lavorative, sono spesso colpite da patologie talvolta anche invalidanti che ne alterano la funzionalità.
Il dott. Cortese e la dott.ssa Bortot, specialisti in chirurgia della mano, ci spiegano come individuare i segni e i sintomi di quelle malattie che colpiscono più frequentemente le mani.
Educare i pazienti a riconoscere gli indizi più riconoscibili permette loro di intervenire in maniera tempestiva e talvolta aiuta a limitare il ricorso agli interventi, grazie all’esame più approfondito dello specialista che permette di arrivare ad una diagnosi precisa e definitiva.
La patologia più diffusa sia per le donne che per gli uomini è la sindrome del tunnel carpale ed il suo segnale più caratteristico è la comparsa del formicolio notturno.
Questo è il primo campanello di allarme che in seguito, si manifesta anche durante il giorno quando si notano anche altre avvisaglie come ad esempio la perdita di sensibilità, la “mancanza” di forza e il dolore vero e proprio. L’origine del problema è lo schiacciamento di un nervo del polso che passa dall’irritazione precoce ad una progressiva degenerazione. Il formicolio notturno, è un segnale che non andrebbe mai ignorato perché un nervo che soffre è nella maggior parte dei casi un campanello d’allarme importante e la diagnosi precoce diventa essenziale. Questa consente di individuare il piano di trattamento più adatto ad ogni caso e se la situazione lo consente evitare il ricorso all’intervento.
La seconda patologia più diffusa per quanto riguarda la mano è la tendinite che va a colpire di più i tendini flessori, ovvero le “corde” che ci permettono di piegare le dita. L’infiammazione di quest’ultime causa il loro rigonfiamento a cui si aggiunge in seguito la difficoltà di scorrimento.
Riconoscere il dolore che si manifesta sul palmo della mano alla base delle dita è importante, specie nelle fasi iniziali, in quanto lo “scatto” può sfociare anche nel blocco del dito.
La tendinite del pollice o sindrome de Quervain, comunemente soprannominata “la malattia delle mamme e delle nonne” legato al sovraccarico causato dal ripetitivo gesto di sollevare un neonato, si manifesta con un dolore al polso. L’apertura del pollice o prese fini causano un dolore intenso con forti stilettate. Le tendiniti in generale, non vanno sottovalutate poiché possono essere spia di malattie reumatiche come l’artrite.
Fortunatamente, l’artrite, intesa come malattia generale di tutto il corpo è molto rara,ben più comune è l’artrosi, che comunemente associamo a deformità delle piccole articolazioni e deformità delle dita con conseguente dolore e perdita di mobilità. Generalmente il pollice è il dito che ne risente maggiormente. Dall’iniziale difficoltà ad aprire un barattolo sino all’impossibilità ad allacciare un bottone: identificare la rizoatrosi ai primi disturbi permette di conservare e preservare l’articolazione.
Esistono però anche alcune patologie silenziose che si manifestano senza dolore, come il morbo di Dupuytren, dove compare un inspessimento della pelle del palmo che viene confusa con calli o piccole cisti. La malattia progredisce sviluppando dei veri e propri cordoni che retraggono e piegano le dita rendendone difficoltosa l’apertura.
Al notare i primi segnali di disturbo alle mani, il consulto con il medico di famiglia è il primo passo per indirizzare il paziente verso lo specialista più adatto, che accompagnerà il paziente sino alla guarigione.
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