11 Luglio 2023
Le cicatrici, piuttosto frequentemente, se non trattate con le giuste attenzioni, possono diventare ipo e ipertrofiche, dolenti e aderenti ai piani sottostanti. In questi casi si parla di cicatrici di natura patologica.
Si considerano cicatrici patologiche, tutte quelle cicatrici che creano squilibri posturali in quanto i ricettori cutanei di queste alterano il sistema tonico posturale globale. Queste alterazioni potrebbero causare rigidità articolari, fibrosi della fascia, alterazioni del sistema linfatico con stasi del flusso linfatico nella zona ed infine hanno anche un impatto estetico psico-sociale ed emotivo. Molti pazienti infatti hanno difficoltà ad accettare la presenza di una cicatrice sul loro corpo.
Biscotti Carmela, fisioterapista presso il Centro di medicina di Mestre, ci ha confermato come spesso nella pratica quotidiana, fisioterapisti, si trovano di fronte a pazienti che presentano cicatrici post-chirurgiche e non, molto evidenti da dover trattare.
Nella letteratura medico-scientifica ci sono diversi studi che dimostrano, con revisioni sistemiche e metanalisi, che il trattamento fisico del tessuto cicatriziale porta un forte miglioramento delle problematiche di cicatrizzazione rispetto a pazienti con cicatrici non trattate.
Per trattamento fisico del tessuto cicatriziale si intendono tutte quelle tecniche riabilitative che in fisioterapia si utilizzano nella nostra pratica quotidiana per trattare tale tessuto. Più tecniche conosce il fisioterapista più armi si possono usare per ottenere una cicatrice buona non patologica e quindi non destabilizzante senza aderenze, né rigidità e fibrosi fasciali.
Non esiste un solo metodo di trattamento per una cicatrice patologica, piuttosto la strategia migliore sarà l’utilizzo contestualizzato di più tecniche manuali e fisiche.
Di seguito alcune delle tecniche maggiormente utilizzate:
Oltre a queste tecniche manuali ci si può avvalere dell’uso di Terapie Fisiche come Laser, Ultrasuoni, Crioterapia, Onde d’urto, ed infine previo parere opportuno del medico specializzato, si può sottoporre il tessuto cicatriziale a delle infiltrazioni di lidocaina e carbocaina al 3% con finalità anestetica e inibitoria del sistema neuromuscolare.
Normalmente si eseguono almeno due sedute a settimana di fisioterapia fino a quando il tessuto cicatriziale non avrà ripreso una buona elasticità cutanea e fasciale il più possibile vicino alla normalità.
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