Allergie di stagione, come difenderci con i rimedi naturali

Gli effetti clinici delle allergie, la pollinosi appunto, consiste in raffreddori, riniti e congiuntiviti allergiche, che ci accompagneranno fino a giugno

Allergie di stagione, come difenderci con i rimedi naturali

Il tour della prevenzione, il ciclo di incontri sul territorio per la divulgazione dei corretti stili di vita e delle buone pratiche per la salute, continua la sua attività divulgativa ma in modalità on demand. Così anziché incontrare gli specialisti nelle sale pubbliche entra nelle loro abitazioni con delle interviste che sono disponibili anche in versione video.

L’intervista di oggi è dedicata alle pollinosi, termine con cui si individuano gli effetti di natura allergica dei pollini di varie piante, con ricorrenza stagionale, sugli individui allergici. Si calcola che in Italia una persona su 4  presenti manifestazioni cliniche di pollinosi. Ne parliamo con il dottor Alessandro Targhetta, geriatra e omeopata, del Centro di medicina di Conegliano, Treviso/ Villorba, Marcon, Mestre, San Donà di Piave, Padova, Vicenza.

Come interpreta l’attuale situazione, cosa sta facendo personalmente? 

Stare a casa e ridurre i possibili contatti è la soluzione migliore. Dobbiamo considerare che la gran parte delle persone è asintomatica o paucisintomatica, il che rende ancora più difficile arginare il virus.

Da subito inoltre ho cercato di aumentare le mie difese immunitarie, come faccio di solito in questo periodo di cambio di stagione, assumendo come prevenzione le vitamine C e D, importanti antivirali, inoltre lo Zinco ed l’Echinacea.

Primavera è periodo di allergie di stagione, cosa accade e fino a quando?

Si tratta delle più comuni allergie ai pollini in seguito alla fioritura delle piante, su tutte le Graminacee. La stagione calda inoltre quest’anno è stata anticipata a febbraio e gli effetti si stanno già facendo sentire. Di Graminacee abbiamo non solo quelle che coltiviamo, come il frumento, ma anche quelle selvatiche, come la gramigna, con una concentrazione pollinica di questa specie di piante molto alta in questo periodo. Gli effetti clinici delle allergie, la cosiddetta Pollinosi, consistono per lo più in raffreddori e congiuntiviti allergiche, con frequenti starnuti, prurito e bruciore in naso e gola, lacrimazioni e secrezioni abbondanti ed irritanti, in qualche caso anche asma. Una situazione che si protrarrà fino a metà giugno.

Possiamo prevenire e curare le allergie con la medicina naturale?

Possiamo utilizzare due medicine molto importanti, la fitoterapia, con le tinture madri, ad esempio, oppure l’omeopatia. Per quanto riguarda la fitoterapia, ricordo due piante fondamentali, che hanno funzione cortisone-simile.

Da un lato le gemme di Ribes nero, il macerato glicerico di Ribes nigrum, con azione antiallergica e antinfiammatoria che agisce sulla corteccia surrenalica, dall’altro l’Elicriso rupestre, una tintura madre, in alternativa al Ribes nigrum, sempre con una azione cortisone-simile. Come prevenzione almeno un mese prima, con dosi più importanti invece nella fase acuta dell’allergia.

E a livello di omeopatia cosa suggerisce?

La fase acuta può essere trattata con l’Allium cepa, la cipolla, quando i sintomi sono una secrezione nasale molto irritante, prurito in gola, tosse e occhi che lacrimano.

Un altro rimedio, importante per le congiuntiviti allergiche, è l’Euphrasia officinalis quando sono presenti lacrimazione irritante e bruciore agli occhi. Infine, per chi soffre di prurito in gola e verso le orecchie, la Sabadilla.

Vanno assunti fintanto che la sintomatologia acuta non si attenua, anche più volte al giorno.

Anche l’alimentazione può esserci d’aiuto?

È raccomandata una dieta con poca pasta, pane e altri prodotti da forno fatti con  farine di frumento, per evitare il contatto delle graminacee attraverso la mucosa gastrointestinale. Almeno nel periodo di massima esplosione delle allergie, come aprile, maggio e giugno, possiamo utilizzare come base della nostra alimentazione le graminacee minori, quindi il mais, il riso e altri cereali e non cereali (Amaranto, Quinoa, ecc.) senza glutine. Questo ci aiuterà a ridurre la risposta anticorpale ai pollini delle Graminacee e quindi avere meno sintomi di rinite e congiuntivite allergica.

SFATIAMO I LUOGHI COMUNI. Animali domestici e pollinosi. C’è relazione?

Il soggetto che è allergico alle Graminacee non è detto che sia allergico anche al pelo di gatto o di cane. Lo si dovrà verificare con dei test a parte. Quindi si può tenere il proprio animale domestico in casa, in quanto non influenzerà la situazione clinica legata alle Graminacee.

Il soggetto che non sa di essere allergico, cosa dovrà in caso di sintomi?

La persona che per la prima volta si trova ad affrontare questi nuovi sintomi allergici di rinite e congiuntivite, dovrà se non in questo momento, ma entro l’anno, effettuare i test di laboratorio per gli anticorpi specifici verso le graminacee (IgE) o il Prick test.

Molto probabilmente scoprirà di essere diventato allergico alle Graminacee e quindi dovrà prepararsi adeguatamente nella prossima stagione.

Un appello per tutti: #iorestoacasa

In queste settimane ho riscoperto il valore del tempo. Di solito non ho mai tempo per fare nulla, sono sempre di corsa! Io ho “riempito” il mio tempo di quelle cose che mi piacciono più, rispetto a quelle che si devono fare per forza.

Il momento è difficile, soprattutto per le persone che soffrono o che stanno male.

Per chi ha la fortuna di essere in salute, l’invito per scacciare ansia e preoccupazione è quello di leggere, studiare, ascoltare musica, fare ginnastica a casa, coltivare le proprie passioni.

Stiamo a casa e prendiamo questo tempo che ci è stato dato per dedicare attenzione a noi stessi, tenendo a bada le nostre emozioni e vivendolo come qualcosa di speciale per noi e per i nostri affetti.

 

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