20 Aprile 2022
Il glaucoma è la seconda causa di cecità nei paesi industrializzati dopo il diabete, tanto che è stata definita dall’OMS una “patologia sociale”: 55 milioni di persone ne soffrono nel mondo, 1 milione in Italia, ma circa la metà non ne è a conoscenza perché non effettua visite oculistiche complete (controllo del fondo oculare, della pressione e del campo visivo). La diagnosi precoce è, invece, fondamentale: sottoporsi a visite oculistiche periodiche è il primo passo per prevenire questa malattia.
Prevenzione e informazione insieme sono cruciali perché un paziente informato sulla malattia può arrivare più precocemente alla diagnosi e alla cura affrontando in modo più consapevole e attivo il percorso terapeutico.
Essendo una malattia degenerativa dell’occhio dovuta a un aumento della pressione intraoculare che può, a lungo andare, danneggiare irreversibilmente il nervo ottico e quindi il campo visivo, la prevenzione gioca un ruolo cruciale.
Il glaucoma determina un progressivo danneggiamento del nervo ottico che comporta:
In sintesi, il campo visivo si restringe gradualmente fino a far sì che la persona riesca a vedere solo a “cannocchiale” perdendo, così, la percezione di quello che si trova alla periferia del campo visivo.
Nelle varie forme di glaucoma, ad eccezione di quello acuto, la malattia insorge e si sviluppa senza che il paziente avverta sintomi particolari. Quando ci si rende conto di non vedere bene nella parte periferica del campo visivo, i danni sono già presenti ed il paziente ha evidenti difficoltà nel compiere azioni che sfruttano la parte periferica del campo visivo (es. scendere le scale, guidare, attraversare la strada, ecc.).
I sintomi che possono, comunque, presentarsi in caso di pressione alta all’occhio sono:
Una visita oculistica completa è sufficiente per diagnosticare questa malattia. Si tratta di esami strumentali e non dolorosi piuttosto veloci capaci di rilevare l’eventuale:
Nel dettaglio l’oculista eseguirà:
Visto che la frequenza del glaucoma aumenta progressivamente con l’età, è buona norma sottoporsi ad una visita oculistica verso i 40 anni (o prima se c’è una familiarità) e programmare controlli con cadenza biennale fino ai 60 anni e poi con cadenza annuale.
Se vuoi saperne di più su questa malattia oculare visita la sezione del nostro sito dedicata alla chirurgia refrattiva oppure contatta una delle sedi più vicine a te per una consulenza.
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