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30 Giugno 2022

Degenerazione maculare: i fattori di rischio da non sottovalutare

Sono circa 300.000 le persone in Italia che presentano la forma avanzata

La degenerazione maculare legata all’età (DMLE) rappresenta una delle patologie più gravi che colpiscono l’occhio, nello specifico la macula, la zona retinica che ci permette di riconoscere volti, colori, leggere e guidare. Si tratta di una malattia progressiva che interessa entrambi gli occhi, anche se con quadri clinici diversi.

Quali sono i fattori di rischio?

Nella comparsa della DMLE vanno ad incidere diverse variabili, tra cui la combinazione di fattori genetici e ambientali, abbinati al naturale processo di invecchiamento.
Tra i principali vanno considerati:

  • Luce del sole: una prolungata esposizione ai raggi solari senza occhiali protettivi può portare al deterioramento dei fotorecettori della macula
  • Ereditarietà: c’è una maggiore probabilità di svilupparla se uno o più parenti prossimi ne soffrono
  • Alimentazione: una dieta povera di grassi, ma ricca di frutta e verdura, garantisce l’apporto di sostanze antiossidanti che aiutano a prevenire l’invecchiamento a carico dell’occhio
  • Fumo: il fumo di sigaretta indebolisce la retina riducendo le naturali barriere difensive dell’occhio causando un suo precoce invecchiamento
  • Alcool: l’alcool può ridurre la quantità degli antiossidanti danneggiando la macula
  • Malattie cardiovascolari: pressione alta e colesterolo possono alterare il flusso sanguigno e provocare danni ai tessuti retinici
  • Diabete: tra le complicanze più gravi di questa malattia ci sono la retinopatia diabetica e la maculopatia diabetica
  • Età: le persone più colpite rientrano nella fascia di età sopra i 65 anni.

Quali sono i primi sintomi?

Inizialmente si manifesta senza particolari sintomi, ma in seguito può esserci una riduzione della visione centrale, uno sfuocamento delle parole nella lettura, un’area scura al centro del campo visivo e una distorsione delle linee dritte.

Essendo indolore e avanzando in maniera progressiva, può passare inosservata per molto tempo, prima che influenzi in modo significativo la vita quotidiana.

Quali esami sono consigliati?

La valutazione viene fatta attraverso l’esame del fondo oculare (fundus oculi) durante una visita oculistica. Una diagnosi precoce, specie se in presenza di uno o più fattori di rischio, sono fondamentali per un trattamento rapido e funzionale.

In alcuni casi, per inquadrare al meglio la situazione clinica, si eseguono degli esami diagnostici specifici, come la Fluoroangiografia e l’angiografia al verde di indocianina.

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