6 Maggio 2021
La Sindrome della Spalla Congelata, conosciuta anche come “capsulite adesiva” è una patologia che causa una condizione dolorosa a seguito di un restringimento e della successiva infiammazione della capsula del tessuto limitando così il movimento della spalla: vi è un picco di incidenza tra i 40 e i 65 anni di età e prevalenza tra le donne e può persistere per anni, se non adeguatamente gestita e trattata. La malattia non sempre viene identificata in maniera tempestiva: talvolta i sintomi vengono associati a una generica “infiammazione” dei tendini e dei tessuti molli, allungando così i tempi di guarigione.
Il decorso della sindrome viene suddiviso in 4 fasi. Nella prima fase il paziente viene colpito alla spalla non dominante da un dolore acuto, che persiste anche a riposo disturbando anche il sonno. Nella seconda fase chiamata “Freezing Stage” si registra una graduale perdita del movimento a causa del dolore. Nella terza fase, detta anche “Frozen Stage” si nota dolore e perdita del movimento. Infine, nella quarta fase “scongelamento”, si manifesta la riduzione progressiva del dolore con persistenza di debolezza muscolare, anche molto tempo dopo la scomparsa dei sintomi.
Per quanto riguarda le metodiche di trattamento della “spalla congelata” attraverso l’utilizzo di farmaci si mira a limitare le caratteristiche infiammatorie della patologia, mentre con la fisioterapia si cerca di prevenire o modificare le retrazioni capsulari e dei legamenti.
L’approccio terapeutico riabilitativo andrà studiato non solo in relazione alla fase clinica della patologia ma anche in base ai sintomi e alle condizioni del paziente per ottenere una significativa riduzione del dolore e un miglioramento della funzionalità dell’arto.
Secondo uno studio sul tema, “la terapia manuale provoca l’attivazione di meccanismi analgesici che si pensa siano i responsabili dell’aumento della soglia del dolore”[1].
Per quanto riguarda il supporto nel recupero della mobilità, le tecniche che si sono rivelate maggiormente efficaci sono le immobilizzazioni ad alto grado e quelle con movimento di Mulligan, garantendo un miglior risultato con un minor numero di sedute.
Presso il Centro di Medicina troverai dei fisioterapisti perfezionati nel trattamento di questo disturbo e che ti sapranno guidare verso il recupero più completo, grazie all’impiego delle tecniche fisioterapiche adatte al tuo caso.
[1] T. Innocenzi, D. Ristori, Il ruolo e l’efficacia della terapia manuale nella sindrome della spalla congelata: una revisione della letteratura”, Scienza Riabilitativa 2015; 17(2): 5-20
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