Autofluorescenza

L’autofluorescenza è una tecnica di imaging non invasiva che permette di visualizzare le disfunzioni metaboliche della retina utilizzando la fluorescenza naturale della “lipofuscina” come indicatore. Questa tecnica si basa sulla capacità dei tessuti di emettere luce dopo essere stati eccitati da una sorgente di luce.

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L’autofluorescenza è un esame molto utile per valutare la progressione della degenerazione maculare senile, nel monitoraggio della corioretinopatia seriosa centrale, nei pazienti in terapia con idrossiclorichina per patologie reumatologiche e nelle maculopatie e retinopatie su base genetica.

Il paziente viene invitato a guardare un punto luminoso e fisso mentre l’operatore scansiona l’occhio con una sorgente di luce. Può essere necessario l’utilizzo di colliri che dilatano la pupilla per ottenere immagini migliori. L’esame dura circa 15 minuti.

Come prepararsi

Non è necessaria alcuna preparazione particolare per l’esame dell’autofluorescenza.

Non sono necessarie particolari attenzioni dopo l’esame dell’autofluorescenza.

01

L'esame di Autofluorescenza è doloroso?

No, l'esame di autofluorescenza retinica non è doloroso. Si tratta di una procedura non invasiva e indolore. Non è richiesta alcuna anestesia e la procedura è generalmente ben tollerata dai pazienti.
02

L'esame dell'autofluorescenza è invasivo?

No, l'esame dell'autofluorescenza retinica non è invasivo. L'autofluorescenza retinica è un procedimento esterno che non richiede alcuna penetrazione nell'occhio o qualsiasi forma di invasività.
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Quanto dura l'esame dell'autofluorescenza?

L'esame dell'autofluorescenza retinica è solitamente abbastanza rapido e può variare in base al tipo di attrezzatura utilizzata e alle specifiche del paziente. In media, l'esame può richiedere da 5 a 15 minuti per occhio.