Mira a diagnosticare o escludere la presenza di anomalie a carico dell’apparato neuromuscolare dell’occhio e le alterazioni che da questi derivano. L’ortottica (dal greco “orto”, che significa “dritto” e “optichè” che sta per “atto della visione”) è quindi un ramo molto importante dell’oculistica. Questa visita viene eseguita dall’ortottista.
L’obiettivo della visita ortottica è verificare la presenza di anomalie dell’apparato neuromuscolare dell’occhio (alterazioni a carico dei muscoli degli occhi, deficit dei nervi che comandano i muscoli degli occhi) e le problematiche che ne derivano (visione doppia, confusione, strabismo, ambliopia, anisometropia, paralisi oculari, ecc) al fine di disporre il trattamento adatto al disturbo riscontrato. Attraverso la visita ortottica si può anche monitorare l’eventuale evoluzione di una patologia già diagnosticata
Generalmente la visita ortottica dura tra i 15 e i 2 minuti e comprende la misurazione dell’acuità visiva e la valutazione della motilità oculare, del senso della tridimensionalità (“stereopsi”), della convergenza, dei movimenti che permettono agli occhi una visione unitaria e dell’accomodazione
Non è necessaria alcuna preparazione specifica per la visita ortottica.
Dopo la visita ortottica, il medico fornirà al paziente una valutazione del suo allineamento oculare e, se necessario, prescriverà un trattamento appropriato per correggere eventuali difetti visivi diagnosticati.