Procedura diagnostica utilizzata in otorinolaringoiatria per esaminare l’interno delle cavità nasali e delle strutture adiacenti per valutare eventuali problemi o anomalie nel nas o nelle vie aeree superiori.
La rinoscopia viene eseguita per valutare una serie di condizioni, tra cui:
Esistono due tipi principali di rinoscopia:
Rinoscopia Anteriore: il paziente è generalmente seduto con la testa leggermente inclinata all’indietro, il medico utilizza una luce speciale o uno specchio nasale per illuminare le narici e le parti iniziali delle cavità nasali, osserva attentamente l’interno delle narici e delle prime parti delle cavità nasali alla ricerca di eventuali anomalie o problemi.
Rinoscopia Posteriore: il paziente si siede o si sdraia con la testa inclinata all’indietro, e il medico può utilizzare uno speciale specchio rinofaringeo per visualizzare la parte posteriore delle cavità nasali e la faringe. Il medico può utilizzare un rinofibroscopio, un endoscopio flessibile con una piccola telecamera sulla punta, per esaminare le parti più profonde delle cavità nasali, come il meato medio e l’area naso-faringea. Il rinofibroscopio viene delicatamente inserito in una narice mentre il paziente respira normalmente.
Entrambe le forme di rinoscopia sono generalmente ben tollerate e non richiedono un’anestesia. Il medico può utilizzare un decongestionante o un lubrificante nasale per facilitare l’esame e ridurre eventuali disagi.
Dopo l’esame, il paziente può tornare alle sue normali attività quotidiane senza alcuna limitazione.