6 Marzo 2017
Tra i problemi neurochirurgici più importanti e comuni nella popolazione troviamo sicuramente le patologie degenerative della colonna, malattie ad andamento spesso cronico che determinano sintomi molto spiacevoli e invalidanti per il malato. Ricordiamo la cervicobrachialgia (le cervicali…), la lombosciatalgia (che può esordire anche con il famigerato “colpo della strega”), la lombalgia classica (il mal di schiena) associata a difficoltà nel camminare o nel svolgere le più comuni mansioni quotidiane. Sembrano patologie “minori”, ma in realtà determinano un grosso fastidio per chi ne è affetto, oltre a determinare molte assenze dal lavoro e costi aggiuntivi per il malato. E’ importante riconoscere subito questi problemi e trattare tempestivamente (anche chirurgicamente) queste patologie, non appena si individuino dei sintomi allarmanti. In quel caso bisogna rivolgersi al proprio Medico per una corretta valutazione, un’eventuale visita specialistica e magari un esame strumentale (come una TAC o una RM) che nella migliore delle ipotesi “esclude la presenza di patologie di interesse neurochirurgico” (quindi tutto a posto: riposo e terapia analgesica e antinfiammatoria!).
A volte questi disturbi si presentano in modo subdolo, con altri sintomi che confondono il quadro; ecco allora che il Medico di Famiglia riveste un ruolo fondamentale nell’identificare in tempo questi “campanelli di allarme” e nel richiedere subito una consulenza neurochirurgica – magari preceduta da un’opportuna indagine neuroradiologica.
Un altro capitolo – ben diverso e, per fortuna, molto più raro – comprende le neoplasie e i tumori che colpiscono il sistema nervoso centrale (cervello e midollo spinale). Parliamo di malattie che possono originare e svilupparsi in qualsiasi punto di questi organi, con sintomi di esordio a volte bizzarri, altre volte con sintomatologie simili a condizioni molto più benigne e scontate, alle quali magari non diamo peso (la mia solita cefalea, le vertigini della cervicale, la depressione, un calo della vista legato all’eta’, vederci doppio di sera, episodi di vomito…). Anche qui, un’attenta intervista da parte del proprio Medico curante può indirizzare i malati verso le indagini più appropriate e verso la giusta visita specialistica che, nella stragrande maggioranza dei casi ci tranquillizzerà con un nulla di fatto; in una piccola percentuale, invece, ci permetterà di iniziare subito il giusto percorso terapeutico e quindi di risolvere un problema importante che altrimenti, lasciato a se stesso, potrebbe avere conseguenze anche funeste.
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