Un premio prestigioso è quello che ha ricevuto nei giorni scorsi il Gruppo Centro di medicina per il programma di welfare sanitario “Persone in salute”. Il riconoscimento dal titolo ‘’HR Mission”, quest’anno dedicato al “lavorare con e per le Persone’’, è stato bandito dalla Associazione Italiana Per la direzione del personale (AIDP), che in Italia associa oltre 4000 operatori dell’area Risorse Umane e la Fondazione AIDP Lavoro e Sostenibilità. La giuria composta da Maria Cristina Origlia, Giornalista e Presidente del Forum della Meritocrazia, Luca Solari Professore di Organizzazione aziendale, Università degli studi di Milano, Maurizio Sacconi, già Ministro del lavoro, e Francesca Pasinelli, Direttore Generale Fondazione Telethon, ha ritenuto meritevole del terzo posto il Gruppo Centro di medicina, nella persona della sua responsabile delle Risorse Umane, Sabrina Matteazzi. Centro di medicina sul podio nazionale per la categoria Sanità, insieme all’Ospedale di Sassuolo ed alla Fondazione Policlinico A. Gemelli.
A ritirare il riconoscimento alla Borsa di Milano la Direttrice operativa Laura Giannone e la Responsabile HR Sabrina Matteazzi. “Il programma è nato con la finalità di rendere il personale consapevole di essere il primo testimonial per la diffusione di una cultura della prevenzione e di corretti stili di vita da portare in famiglia e nel proprio contesto sociale. – spiega Sabrina Matteazzi – L’azienda ha messo a disposizione un check up gratuito di esami del sangue e promosso con forza al proprio interno la campagna ottobre rosa, per la lotta al tumore al seno. La volontà dell’azienda è stata quella di condividere il concetto di prevenzione in senso più ampio, diventando essa stessa ambasciatrice attiva dei valori che divulga all’esterno”. “Ci ha sorpreso il fatto che siano stati soprattutto i giovani ad aderire, nella fascia 20-30 anni, ma anche il dato dell’adesione, superiore al 80%, a dimostrazione della bontà dell’iniziativa – ha aggiunto la Direttrice operativa Laura Giannone – possiamo quindi dire che sia stato compreso il messaggio di una prevenzione che va fatta per l’appunto in tempi non sospetti. Inoltre, ci è stato riconosciuto dai più che senza questo incentivo difficilmente si sarebbero approcciati ad una azione di prevenzione, anche dettata da un semplice esame del sangue, peraltro di facile effettuazione e con un ridottissimo dispendio di tempo”.