Sacile, una donna su otto nella vita può contrarre un tumore al seno

All’ex Chiesa di San Gregorio a Sacile la tappa corale del Tour della prevenzione in collaborazione con il coro 3d Union ed il patrocinio del Comune di Sacile.

Sacile, una donna su otto nella vita può contrarre un tumore al seno

Con una formula innovativa ieri sera all’ex Chiesa di San Gregorio a Sacile si è tenuta la tappa del tour della prevenzione che, oltre ai medici specialisti, ha visto l’intervento del coro sacilese “3d’Union”, diretto da Maria Laura Scomparcini.

L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Sacile, ha visto l’alternarsi sulle tre fasi della vita della donna degli interventi sulla prevenzione da parte degli specialisti di Centro di medicina Pordenone, dottor Emilio Lucia ginecologo e dott.ssa Anna Bassini senologa, a quelli delle coriste sacilesi, su un repertorio musicale dallo spettro molto ampio. In particolare un repertorio musicale che ha spaziato dai grandi miti pop della musica internazionale di Mika e dei Coldplay al canto popolare popolare sardo e basco al gospel, ha scandito l’incedere delle diverse fasi dell’età della donna: l’adolescenza, l’età matura e quella della menopausa.

Tendenza in aumento dell’ 0,3%, lo ha spiegato la senologa Anna Bassini

Tra le evidenze emerse dall’incontro quanto detto dalla dottoressa Anna Bassini, senologa radiologa: “Il tumore alla mammella si colloca al primo posto per incidenza tra i tumori maligni che colpiscono le donne nei paesi industrializzati, i dati dichiarano che una donna su otto sviluppa un tumore al seno nel corso della vita e che l’incidenza è in leggero aumento (0,3%/anno).  – ha spiegato la dott.ssa Bassini – per contrastare la malattia possiamo intervenire con la diagnosi precoce che cambia la storia della malattia”.  Nel sottolineare l’importanza fondamentale della mammografia con tomosintesi, a partire dai 40 anni di età a seconda dei fattori di rischio, ha toccato il tema delle altre indagini: quella ecografica, a completamento della mammografia, la risonanza magnetica, come indagine di secondo livello da eseguire nei casi selezionati dal radiologo, e dell’agobiopsia, effettuata su lesioni dubbie per conferma citologica o istologica di benignità o malignità.

Grazie alla prevenzione negli ultimi 40 anni è diminuita di oltre il 40% la mortalità per tumore della cervice uterina, lo ha spiegato il ginecologo Emilio Lucia

Un dato evidenziato dal ginecologo Emilio Lucia, al Centro di medicina e al Cro di Aviano, riguarda la diminuzione negli ultimi 40 anni di oltre il 40% della mortalità per tumore della cervice uterina. “Lo si deve alla diagnosi precoce e grazie agli screening con pap test– ha detto – che cominciano in concomitanza con i primi rapporti sessuali della giovane donna e vanno ripetuti ogni 1-2 anni, anche in rapporto al livello di rischio”. Il Dottor Emilio Lucia ha spiegato l’importanza della prevenzione nelle diverse fasi d’età, sottolineando come possano essere nemici gli stili di vita non sani e la sedentarietà. Si è inoltre soffermato sul tumore all’ovaio con particolare attenzione al test genetico.

Un evento gratuito aperto alla popolazione, patrocinato dal Comune di Sacile e con la direzione scientifica e organizzativa di Centro di medicina di Pordenone. Lo scopo dell’evento come dice il titolo “I segni del nostro corpo: siamo noi le prime protagoniste della prevenzione” è stato di richiamare l’attenzione delle donne sull’importanza della prevenzione e dei corretti stili di vita. In una modalità inedita che vuole contribuire a far passare un messaggio legato all’importanza della diagnosi precoce anche grazie al linguaggio universale della musica.

All’incontro hanno preso parte le autorità cittadine, il Sindaco di Sacile Carlo Spagnol che ha sottolineato l’importanza di divulgare gli argomenti medico scientifici come educazione alla salute per una popolazione che invecchia e che, dopo la lezione del Covid, ha posto la salute al primo posto della propria scala dei valori. In platea, tra le numerose persone presenti, anche l’Assessore Ai Servizi Sociali Antonella Baldo e il Direttore Sanitario Centro Di Medicina Podenone, dott.ssa Teresa Lacchin

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