26 Luglio 2019
Oltre ad acuire patologie già esistenti, l’aumento delle temperature può originare disturbi quali crampi, edema, eruzioni cutanee, colpi di calore.
A causa delle alte temperature, ci si espone maggiormente alla disidratazione e alla dilatazione dei vasi sanguigni: in questi casi si aumenta il rischio di patologie cerebrovascolari e trombosi.
“La perdita di liquidi e di acqua corporea, infatti, può determinare pericolose alterazioni metaboliche che si manifestano anche con gravi sintomi neurologici” ad evidenziarlo è la Società Italiana di Geriatria Ospedale e Territorio (Sigot), ricordando che proprio in questo periodo crescono i ricoveri dovuti principalmente alla disidratazione.
Chi è affetto da scompenso cardiaco e tachicardia, risulta inoltre maggiormente esposto a ipotensione e all’alterazione dell’equilibrio elettrolitico. Il caldo eccessivo, inoltre, attiva meccanismi infiammatori e riduce le difese immunitari, aumentando il rischio di infezioni respiratorie.
Tutto questo è correlato a incrementi di mortalità, ricoveri, accessi in pronto soccorso, specie per anziani, bimbi, donne in gravidanza e persone con deficit cognitivi. A questi si aggiungono anche tutti coloro che soffrono di malattie croniche. Il caldo contribuisce ad aumentare del +35% la mortalità per malattie respiratorie, del +15% quella per ischemia cardiaca, del +22% per malattie respiratorie croniche, del +20% per ictus e del +25% per malattie del sistema circolatorio.
Per proteggersi da questo nemico silenzioso che è il caldo, è necessario tenere conto di utili accorgimenti per godersi tranquillamente l’estate: non trascurare la prevenzione dentro e fuori casa.
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