16 Dicembre 2022
Con il termine pavimento pelvico si individua l’insieme di muscoli e fasce che chiude la base inferiore del bacino, come un vero e proprio “pavimento” su cui si vanno ad appoggiare tutti i nostri organi interni.
Il pavimento pelvico chiude gli sfinteri che lo attraversano (uretra, vagina, ano) garantendone così la continenza, sia di tipo urinario che anale (feci e gas).
Per esempio, un pavimento pelvico che non si rilassa correttamente può dare origine a stitichezza o a ristagno post minzionale e di conseguenza infezioni urinarie.
Nella donna, il pavimento pelvico funge anche da “passaggio” ai bimbi nel momento del parto. È molto importante che sia elastico e sappia rilassarsi a questo scopo.
Il pavimento pelvico serve inoltre a sostenere i visceri pelvici (vescica, utero, retto). Un pavimento pelvico “in forma” previene la formazione di prolassi. E, nel caso in cui ci sia un prolasso (di primo o secondo grado), l’allenamento ne riduce i sintomi associati (senso di peso, incontinenza o stitichezza, …).
Non dimentichiamo che si tratta di un vero e proprio “pavimento” muscolare che rappresenta la base per l’attivazione di tutti gli altri muscoli del nostro corpo. La sua debolezza può portare a dolori alla zona lombare.
Nel caso in cui il pavimento pelvico sia debole o eccessivamente contratto possono presentarsi i sintomi di una disfunzione.
I principali campanelli d’allarme sono rappresentati da perdite di urina (anche lievi), a seguito di sforzi, colpi di tosse o starnuti o da situazioni di urgenza minzionale (quando arriva lo stimolo della pipì, devo correre in bagno il più velocemente possibile), episodi di stitichezza, senso di peso al basso ventre nella zona pelvica e perineale, dolore dell’area pelvica e genitale, anche irradiato all’addome, alla schiena o agli arti inferiori, dolore nei rapporti, cicatrici che fanno male o “tirano” (come ad esempio cesareo, episiotomia, lacerazioni, interventi chirurgici, …) e minzione frequente.
La riabilitazione del pavimento pelvico è un trattamento principalmente rivolto alle donne per risolvere o migliorare il quadro clinico di alcuni importanti disturbi legati all’area pelvica. In casi specifici può essere utile anche all’uomo, ad esempio, a seguito di interventi alla prostata o al retto o per motivi legati all’età può anche lui presentare alterazioni della continenza.
A seguito di una valutazione del pavimento pelvico effettuata da un fisioterapista specializzato, si può strutturare un programma di riabilitazione personalizzato in base allo stato di partenza del muscolo.
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