18 Ottobre 2022
Combattere le malattie cardiovascolari è importante perché in Italia ben 127.000 donne e 98.000 uomini, per un totale di oltre 220.000 persone, muoiono a causa di infarto del miocardio, scompenso e ictus cerebrale.
É possibile iniziare con tre semplici azioni concrete per la salute del nostro cuore, volte a ridurre lo stress psicologico che incide molto sul rischio d’infarto.
Per prendersi cura del proprio cuore si può iniziare da tre azioni che vanno a coinvolgere l’alimentazione, l’attività fisica e le buone abitudini.
Con alcuni piccoli accorgimenti riguardo a quello che mettiamo in tavola possiamo aiutare il nostro cuore. Consumare acqua o bevande non zuccherate al posto di succhi di frutta e bevande zuccherate e scegliere frutta fresca al posto di dolci e zuccheri ci aiuta a controllare il livello di glucosio nel sangue. Le malattie cardiovascolari rappresentano la maggior parte delle cause di morte nelle persone diabetiche, quindi, se non diagnosticate e curate in maniera tempestiva, il rischio di malattie cardiache e ictus può aumentare. Moderare la quantità di alcol consumata quotidianamente, limitando anche il consumo di cibo confezionato che molte volte contiene sale, zucchero e grassi in maniera elevata, preferendo i cibi freschi.
Nonostante il ruolo protettivo dell’attività fisica contro numerose malattie, i dati ISTAT relativi al 2019 evidenziano che in Italia la quota di sedentari è pari al 35,6% ed è maggiore nelle donne (39,5%) rispetto agli uomini (31,5%).[1]
Sono sufficienti 30 minuti di attività fisica a livello moderato 5 volte alla settimana o in alternativa 75 minuti di attività intensa distribuita in sette giorni.
È utile anche approfittare di quelle piccole occasioni extra per fare più movimento ogni giorno, scegliendo di fare le scale anziché l’ascensore o spostarsi a piedi o in bicicletta invece che con l’auto.
Due anni dopo aver eliminato il fumo, il rischio di soffrire di malattie coronariche si riduce notevolmente, per rientrare dopo quindici anni ai livelli di un non fumatore.
Non va sottovalutata l’esposizione al fumo passivo che può essere fonte di malattie cardiovascolari anche nei non fumatori.
Oggi la prevenzione attiva inizia dall’adozione di corretti stili di vita che rappresentano l’arma più efficace per ridurre i casi di malattie cardiovascolari e di morti cardiache improvvise.
Il rischio di sviluppare una patologia cardiovascolare dipende dalla natura dei fattori di rischio; è continuo e aumenta con l’avanzare dell’età, non possibile determinare un livello a cui sia nullo. Si può invece agire per ridurlo o mantenerlo a livello favorevole tenendo sotto controllo i fattori modificabili attraverso lo stile di vita sano.
[1] https://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=5613
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