2 Agosto 2018
Valutare l’appoggio plantare è fondamentale per mantenere uno stato di salute ottimale.
Correggere il passo significa migliorare la postura, l’appoggio, persino prevenire disturbi e dolori funzionali.
Perché è così importante non sottovalutare lo stato di salute del nostro piede? È importante, anzi, direi fondamentale, perché il piede è l’organo del corpo umano che supporta praticamente tutti i carichi corporali, assumendosi le funzioni di appoggio in piedi, di equilibrio e di sviluppo della marcia. Il piede è una struttura complessa che si appoggia al suolo non in modo piatto ma attraverso archi, dotato di un sistema di legamenti e muscoli che attraverso la loro tensione lo sostengono. Se anche una sola di queste strutture è lesionata, il meccanismo perfetto del piede viene meno e lancia segnali di allarme.
Durante una visita si esegue l’anamnesi e si raccolgono tutti i dati possibili dai racconti del paziente. Successivamente, si procede a un’analisi fisica, nella quale si valutano lo stato articolare e muscolare e l’aspetto generale dell’arto inferiore. Vengono prese in considerazione analisi radiologiche, ecografie e risonanze utili alla diagnosi. Infine, al paziente viene chiesto di eseguire determinati movimenti passando sulla piattaforma elettronica, che rileva la distribuzione e misura la pressione plantare di ogni differente struttura del piede.
L’esame baropodometrico è un test che permette di valutare la qualità dell’appoggio a terra dei piedi. Il test fornisce informazioni sulle pressioni che vengono scambiate tra la superficie di appoggio del piede ed il terreno e valuta in modo approfondito la modalità di esecuzione del passo ed eventuali alterazioni della deambulazione. A seconda del paziente e della sintomatologia che presenta, ci si concentra di più su certi parametri come la base d’appoggio, lo spostamento del baricentro, la distribuzione del peso nel piede nelle varie fasi della marcia, possibili zoppie o andature anomale, rotazioni interne o esterne del piede, posizione della struttura pelvica e di quella scapolare, sbandamenti laterali o perdita dell’equilibrio durante la marcia.
Eseguita la visita e arrivati alla diagnosi della patologia, se questa è risolvibile attraverso un plantare personalizzato, non si fa altro che progettare il plantare in 3D con un software di ultima generazione. In seguito si invia questo “progetto” via web al centro che produce materialmente i plantari. In circa 15 giorni i plantari vengono consegnati al paziente.
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