9 Ottobre 2018
In Italia oltre il 10% dei pazienti affetti da tale patologia è parzialmente limitato nell’attività professionale e nel tempo libero, mentre il 4% è affetto da completa disabilità.
Solitamente chi presenta dolori articolari si rivolge al proprio medico curante che lo indirizza allo specialista reumatologo competente: è fondamentale farlo in tempi brevi per ottenere i massimi risultati dalle cure farmacologiche e dagli eventuali percorsi riabilitativi.
L’artrite cronica se trascurata può convertirsi in una malattia invalidante e dolorosa.
Se parliamo di artrite di tipo reumatoide, i primi sintomi sono il dolore (specialmente al risveglio) associato al gonfiore delle piccole articolazioni di mani, piedi e a volte persino polsi e caviglie.
Nei casi di spondiloartrite invece, i sintomi sono legati al tipo di malattia. La più frequente, l’artrite psoriasica si manifesta quando alla psoriasi già presente si aggiunge un’artrite, in modo peraltro variabile, rendendo difficoltosa la diagnosi.
La Spondilite Anchilosante è caratterizzata dal dolore lombare basso, molto intenso e presente soprattutto a riposo.
Il medico di famiglia dovrebbe provvedere ad effettuare alcuni accertamenti e in particolare esami del sangue per escludere eventuali infiammazioni e una volta meglio identificato il tipo di artrite indirizzarlo in tempi brevi dal reumatologo, in quanto una diagnosi precoce e una terapia repentina è in grado di arrestarne l’avanzare dei sintomi ed il danno articolare.
E’ possibile tenere sotto controllo le artriti croniche grazie ad una diagnosi tempestiva unita alle terapie farmacologiche attualmente disponibili.
I farmaci di nuova generazione permettono di bloccare l’evoluzione della malattia e nella maggior parte dei casi, impedire danni alle articolazioni, evitando quella deformità che sino a 15 anni fa era segno inequivocabile di questa malattia.
Nonostante ciò è impossibile parlare di una vera e propria cura, in quando se il ciclo di medicinali viene sospeso la malattia ricompare. Inoltre, non vanno sottovalutati gli effetti collaterali del farmaco, tra cui le infezioni, ed il costo molto elevato.
La miglior cura resta sempre la prevenzione unita ad uno stile di vita sano per attenuare i sintomi e migliorare la qualità della vita, facilitando il recupero della funzionalità articolare ed evitando il cronicizzarsi del processo.
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