Al Centro di medicina sono arrivati i test rapidi di terza generazione

Da lunedì il collaudo delle apparecchiature, poi l’inizio in Veneto e fuori regione

Al Centro di medicina sono arrivati i test rapidi di terza generazione

“Siamo stati i primi ad introdurre la tecnologia Abbott per i test sierologici nazionali ed ora che siamo accreditati dal portale della Regione del Veneto, essere in prima linea con la nuova metodica dei tamponi rapidi di terza generazione ci rende orgogliosi e ancor più fiduciosi che la lotta alla pandemia stia imboccando la strada dell’uscita dal tunnel. Insieme all’introduzione della vaccinazione, questa è l’arma fondamentale per debellare il Coronavirus”.

Così Vincenzo Papes, amministratore delegato del Gruppo Centro di medicina, accoglie l’arrivo delle nuove apparecchiature portatili per i tamponi rapidi di terza generazione che saranno a disposizione del network di strutture private e convenzionate.

Con questo potenziamento il Laboratorio Analisi del Gruppo, con sede a Conegliano (TV) continua la propria attività nella lotta alla pandemia, affiancando fin dall’inizio il sistema sanitario regionale.

Con le apparecchiature per il tampone di terza generazione inizia una nuova era per lo screening di massa, nel monitoraggio degli asintomatici e per prevenire il nascere di possibili focolai in contesti organizzati.

“Non parliamo soltanto di test più sensibili, più veloci e più accurati, ma con un’attendibilità molto elevata, scongiurando i falsi negativi e quindi potenziando il contact tracing, azione fondamentale di sanità pubblica ed essenziale per arginare il diffondersi del virus. – aggiunge Vincenzo Papes – In questo si rivelano utili, soprattutto per dipanare situazioni critiche, come quelle di aziende, enti e organizzazioni che per ragioni operative vedono una concentrazione di personale e che vogliono adottare protocolli di prevenzione per evitare focolai”.

Un test semiautomatico, effettuato tramite tampone nasale (uguale quindi nella modalità a quelli di primo e secondo livello) ma analizzato con strumentazione in card che verrà proposto alle aziende e ai pazienti ad un costo accessibile, nello spirito dell’operazione pubblica di screening e di prevenzione che il Gruppo Centro di medicina ha dichiarato sin dall’inizio di voler sostenere per accompagnare il territorio al superamento di questo stato di crisi.

“Quello che vogliamo tutti è riprendere la normalità e chiudere il capitolo pandemia. È quindi opportuno procedere con test più specifici, facili e immediati da eseguire a costi sempre accessibili. – conclude Vincenzo Papes – Il protocollo di screening, come chiarito anche dalla Direzione generale del Veneto, continuerà ad essere quello in uso. I tamponi rapidi a fare da primo livello di screening ed il tampone molecolare PCR, come modello gold standard, a conferma delle eventuali positività”.

Le prime apparecchiature, di poco ingombro ma dall’alta tecnologia, saranno operative già dalla prossima settimana, a supporto delle 30 sedi del Gruppo. Altre unità saranno a disposizione della task force interna – creata ad hoc per lo screening Covid-19 – in aziende, organizzazioni, società sportive ed enti locali, coordinando l’attività sul territorio di 50 infermieri pronti a recarsi entro 48 ore sul luogo di lavoro per effettuare il tampone rapido di terza generazione.

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